Le origini afghane di quel singolare capo di vestiario:
daKAREN HOOPER
"Per le strade di Kabul, trent´anni fa, incontravi afgani di tutte le razze: caucasi, mongoli, persiani, indiani. Era una città crocevia, dove si parlava una dozzina di lingue, dove le etnie Pashtun, Tajik, Hazara, Uzbek si sposavano fra loro. Occhi verdi, neri, a mandorla, visi chiari, olivastri, mori. C´erano anche gli hippies (ricordate la moda di quegli anni? I cappotti afgani, di montone, con o senza maniche, ricamati fuori, col pelo lungo dentro) e, come a Goa, spuntavano mercatini delle pulci ad hoc, dove i ragazzi racimolavano qualche soldo vendendo quello che avevano - libri e chitarre, jeans e musicassette.
Trent´anni fa Kabul era bellissima, con le sue moschee, palazzi e giardini..."
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