Domani è il 14 giugno
di Sara Zambotti
Tantissimi auguri a Francesco Guccini che compie 73 anni. Per noi di Caterpillar, possiamo dirlo, è un po’ un vate, ma siamo sicuri che non lo è solo per noi.
Piccola città bastardo posto appena nato ti compresi e fu il fato che
in tre mesi mi spinse via, la piccola città è Modena, dove Francesco
nasce nel 1940 da Ferruccio, impiegato alle poste e da Ester, casalinga.
In questi anni non si è mai allontanato tanto da quell’Appennino,
Lecce, Bologna, un periodo negli Stati Uniti, una vacanza a Santorini di
cui conosciamo la fotografia sull’album Stanze di Vita quotidiana e poi
di nuovo l’Appennino pistoiese. Perché la casa è come un punto di
memoria, le tue radici danno la saggezza e proprio questa è forse la
risposta e provi un grande senso di dolcezza.
La prima
canzone che ha scritto è stata l’antisociale, quando desiderava di
vivere in un’isola deserta, odiava il gusto del retorico, le gran dame e
i bravi e onesti padri di famiglia.
Intanto oltre al
cantautore, Guccini fa altri lavori, è insegnante, cronista, scrittore,
musicista da balera, si iscrive alla facoltà di lingue a Bologna poi
parte militare a Lecce, in quel periodo i suoi compagni di suonate
formano l’Equipe 84.
E poi arriva il sogno che conduce alla
pazzia, Dio è morto, una delle canzoni più famose che verrà censurata
dalla Rai ma trasmessa nel 2007 da Radio Vaticana e addirittura elogiata
da papa Paolo VI.
Al liceo c’era chi ascoltava i Duran Duran e
chi ascoltava Guccini, erano un po’ due mondi separati, i primi
andavano in piazza a bere l’aperitivo, i secondi andavano nella piazza
accanto sentendosi un po’ superiori, è il caso di dirlo.
Domani
14 giugno tutto Caterpillar si ricorda di Francesco Guccini, sperando
che presto ma molto presto capiti di incontrarlo al Caterraduno, magari
correndo lungo le scale, la distanza poi ci avvolse come miele… e a
tutti gli ascoltatori che riescono a indovinare quante sue citazioni ci
sono in questo testo.
Sarò in ascolto! Auguri Maestrone!
RispondiEliminaMatteo
Oggi mi commuovo fino alle lacrime sentendo le mie figlie che ascoltano per ore Guccini, e pensare che qualche anno fa, quando erano adolescenti e le "costringevo" ad ascoltarlo in macchina la chiamavano "la musica di regime"
RispondiElimina:-)
Mario