Intervista di Antonio D'Orrico per Sette, supplemento del Corriere della Sera (4.12.2015):
Tecnicamente che tipo di voce è la sua?
«Sono tra baritonetto e tenorino. Certo non sono un tenore completo alla Luciano
Pavarotti. Vicino a casa dei miei, a Modena,
c’era il forno del padre di Pavarotti. Ci
compravamo le lasagne, il lievito di birra.
Pavarotti era alle Magistrali con me, io in
prima e lui in quarta, ripetente. Un ragazzone,
ma allora lo conoscevo poco. Ci
siamo conosciuti in seguito. Parlavamo in
dialetto. Una volta andai a un suo recital e,
alla fine, lui mi vide e disse: “Hai sentito
come si canta?”. E io gli risposi: “Canta tu
La locomotiva che voglio vedere cosa ne
viene fuori”. A ciascuno la sua musica».
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