giovedì 5 maggio 2011
"FG in concerto" nuovo libro Giunti
Questo non è un libro semplice.http://www.blogger.com/img/blank.gif
Non è solamente la storia della carriera live di Francesco Guccini.
Non è solo una descrizione accurata di ogni singola tournée.
Questo è un libro che si è trasformato man mano che prendeva forma e il risultato finale è la storia straordinaria, sconosciuta di un cantautore che per oltre cinquant’anni ha intrattenuto il suo pubblico creando con esso un legame strettissimo.
Chi pensa che l’avventura di Guccini sul palco sia una storia pigra, dovrà ricredersi.
Soprattutto fino al 1983 (anno in cui il cantautore inaugura la formula di spettacolo che ancora oggi lo vede protagonista) le sue esibizioni si svolgono in modi e ambiti al limite dell’informalità.
Prima di approdare alla dimensione degli stadi e dei palasport, Guccini si propone in bar, osterie, circoli culturali, club privati, carceri, fabbriche occupate o dismesse, polisportive, palestre, teatri e teatrini e, specie nei primi anni della sua residenza bolognese, senza pubblicità. In qualche caso solo una locandina esposta fuori dal locale, in altri nemmeno quella, perché l’esibizione viene improvvisata al momento. Fin verso i quarant’anni Guccini si è esibito con modalità artigianali, vicine alla tradizione del cantastorie più che del cantautore, affrontando i sentieri delle osterie, del cabaret, dell’affabulazione fulminante, per intraprendere solo dopo la strada dei grandi spazi live, affiancato da un gruppo di musicisti capace di suonare e arrangiare le canzoni con lui.
Dopo l’autobiografia pubblicata sempre per la collana Bizarre nel 2007 Portavo allora un eskimo innocente, Giunti Editore vuole rendere un altro omaggio a Francesco Guccini avvalendosi del lavoro di due straordinari ricercatori e collezionisti e di un impressionante numero di materiali inediti. Dal profondo degli archivi sono saltati fuori manifesti, memorabilia, locandine, ritagli di giornale, e si sono aggiunti alle testimonianze, raccolte appositamente per questo volume, dei tanti musicisti che hanno accompagnato il cantautore nel tempo: dagli amici della giovinezza modenese al leggendario “braccio destro” Juan Flaco Biondini, da Deborah Kooperman, la “maestra d’America” di Francesco, a Ellade Bandini, storico batterista in centinaia di occasioni.
Approfondimenti sono dedicati alla parentesi di cabaret con il gruppo degli Archibusti, agli inizi della carriera di un giovane non ancora ventenne membro del gruppo musicale Hurricanes, alle performance al Club Tenco e ai duetti con Vecchioni, la Nannini, Ligabue, ma anche all’attività in studio e alla sua vita quotidiana. Impagabili soprattutto i capitoli dedicati agli anni di leggendarie notti alla Osteria delle Dame e di album come “Radici”, come “Via Paolo Fabbri 43”, nel paesaggio diventato col tempo mitologico della prima canzone d’autore nel nostro Paese.
Claudio Sassi, novarese, collezionista e studioso di musica. Per Giunti ha scritto con Franco Zanetti Fabrizio De André in concerto e ha collaborato per la parte discografica a Pooh. La grande storia, 1966-2006 e Gaber. La vita, le canzoni, il teatro, di Sandro Neri, nonché a Portavo allora un eskimo innocente di Massimo Cotto.
Odoardo Semellini esperto di musica e fumetti. Ha curato le mostre “Beat!", “Francesco Guccini. Stagioni di vita quotidiana" e “Fabrizio De André. Così splendido e vero", in collaborazione con Roberto Festi.
È autore, con Brunetto Salvarani, dei libri Di questa cosa che chiami vita e Terra in bocca (ed. Il Margine) e Il vangelo secondo Leonard Cohen (ed. Claudiana)
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