BOLOGNA - Sono passati
cinquant’anni da quando Francesco Guccini cantava per la prima volta lo
straziante racconto di quel bambino nel vento, di una belva umana mai
sazia di sangue. E l’11 marzo, cinquantenario della pubblicazione di
“Auschwitz”, il Maestrone sarà per la prima volta in visita nel campo di
concentramento di cui aveva narrato gli orrori. Ci andrà assieme al
vescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi e agli alunni della classe 2°B
della scuola media Salvo d’Acquisto di Gaggio Montano, sull’Appennino
modenese.
Il viaggio inizierà da Milano il 10 marzo, dove Guccini salirà sul Treno
per la Memoria organizzato da Cgil-Cisl-Uil di Lombardia col patronato
del Presidente della Repubblica, poi il giorno successivo è previsto
l’arrivo ai campi di Auschwitz e Birkenau. Ad accompagnare il cantautore
e gli alunni, racconti, domande, riflessioni sull’Olocausto e sulla necessità di non dimenticare,
non smettere di parlarne. Guccini trovò nel 1966 un modo per spiegare
come quella belva umana avesse potuto esistere, vivere, impadronirsi
dell’Europa, ora deve raccontarlo ai suoi figli, e ai
figli dei propri figli, sapendo che quei cannoni e quei camini di cui
cantava hanno preso oggi altre forme, ma non ci si può permettere il
lusso di ignorare che siano esistiti.
Il viaggio di Guccini, Zuppi e dei ragazzi della scuola di Gaggio sarà raccontato in un film-documentario
ideato e diretto da Francesco Conversano e Nene Grignaffini, prodotto
da Movie Movie di Bologna in collaborazione con la Regione
Emilia-Romagna.
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