Perché secondo lei, una certa frangia giovanile si avvicina ai vostri testi? Ce ne sono di giovani che vi seguono ai concerti, non solo genitori.
“Non so, francamente, non so spiegarmelo, è un mistero. So che molti studenti seguono Francesco (Guccini ndr) ai suoi concerti, so che è molto amato, sono entusiasti, ma francamente non riesco a spiegarmelo. Probabilmente perché ho pochi strumenti per valutarlo ma, credimi, mi sembra così distante dal loro modo di vivere che davvero non so spiegarmelo”.
Cosa ne pensa dei social network, delle chat? Che rapporto hai col PC ed internet?
“Zero. Non li conosco, i miei figli hanno cercato 10 volte di aprire un mio profilo su facebook ma non capisco di che si tratta. Una volta un mio studente mi ha detto: “Professore, sa, sono diventato suo fan su facebook”, ed io: “Grazie”. Son tornato a casa e ho detto a mio figlio “prova ad aprirmi un po’ questa cosa qui”, lui mi ha compilato un fogliettino con le indicazioni da seguire, coi numerini, ho provato a seguirle, ma poi ho mandato tutto a quel paese. Non era per me (sorride, ndr). Il rapporto col computer, invece, è molto sereno. Documenti, il foglio word dove scrivo, la posta elettronica e, purtroppo, il sito della mia banca dove entro per controllare il mio conto doloroso”.
Sempre convinto di aver scritto troppo frettolosamente Borghesia?
“Beh, quando l’ho scritta andava bene così. Certo, c’era una sorta di ottimismo, decisamente strano in me, rivelatosi poi fallace. Ma no, non è stata assolutamente spazzata via, anzi. Ero sicuro che accadesse all’epoca, sai, leggevo Marx, Hengel, e dicevo che non c’è futuro per questa classe sociale. La prossima volta che scriverò una nuova Borghesia, starò più attento”.
Molti ragazzi ci chiedono: quando un concerto o un disco con Guccini?
“Io e Francesco abbiamo fatto qualcosa agli inizi. Negli anni 80 mi ha chiamato a fare da spalla in qualche concerto. Al momento non è previsto ma, in effetti pensandoci bene, credo che sarebbe molto divertente. Farei due tre pezzi con lui prima di ogni concerto. Chissà”.
da barlive
Il vento un giorno...forse, eventualmente, eccetera eccetera per almeno 5 minuti a ogni concerto...ti spezzerà via!
RispondiEliminaGrazie per aver pubblicato questa bella intervista, certo sarebbe bello vederli insieme in concerto, ma conoscendo Lolli la vedo abbastanza difficile :-)
Mitico Stefano, bella scoperta questo tuo blog :-)
Speriamo di rivederci prima o poi, ciao
Nico