mercoledì 16 dicembre 2015

Cena a sorpresa con Guccini


LUCCA. Proprio non se lo aspettavano gli ospiti che domenica sera erano al ristorante Mecenate di trovarsi a cena con Francesco Guccini. Solo pochissimi, i più intimi, sapevano della presenza dell’artista, mentre per gli altri è stata una vera sorpresa. Noi eravamo tra i privilegiati ed abbiamo quindi potuto stringergli la mano prima che entrasse nel locale dell’amico Stefano De Ranieri, dove è arrivato insieme alla moglie Raffaella e a un gruppo di amici toscani, tra cui Francesca Mozer, compagna del cantante Zucchero. Una serata all’insegna della discrezione, perché così ha voluto l’autore di brani intramontabili come “Dio è morto”, “La locomotiva” e “Auschwitz”.. I circa 90 commensali erano stati invitati per l’esibizione dell’attrice Elisabetta Salvadori - direttore artistico del teatro di Seravezza e ultima compagna del compianto collega Carlo Monni - che avrebbe letto una sintesi del racconto “La Cena - storie d’inverno”, forse il testo più noto di Guccini, pubblicato da Mondadori nel 2005 e riconosciuto come uno dei migliori del Novecento. E invece si sono trovati a tavola con l’autore che per tutta la serata è rimasto seduto al proprio posto. Guccini, infatti, voleva solo trascorrere una serata con gli amici di sempre. In incognito e lontano dai riflettori, dai fotografi e dai fan. E ha scelto il locale di Stefano, da sempre suo accanito ammiratore che ha fatto carte false per seguirlo nei concerti in giro per l’Italia, prima di averlo spesso ospite nella vecchia sede del ristorante, a Gattaiola. E che ha riproposto il menù esatto descritto nel testo recitato.
È arrivato puntuale alle 19 in jeans, maglione verde, cappello e giubbotto spartano e con l’immancabile sigaretta tra le dita. «Stasera qui mi sento a casa» ha detto mentre prendeva posto a tavola, forse ricordando con un pizzico di nostalgia le tavolate con amici e colleghi al termine dei concerti. Solo ricordi, perché da tempo Francesco Guccini ha deciso di abbandonare il palcoscenico e dedicarsi alla scrittura. Il suo ultimo libro “Un matrimonio, un funerale, per non parlare del gatto” sta riscuotendo un grande successo e tra poco uscirà un altro giallo, scritto a quattro mani con l’amico Loriano Macchiavelli. La musica fa ormai parte del passato.
Quel passato che lo ha visto protagonista anche a Lucca dove si esibì per la prima volta agli inizi degli anni Settanta al cinema Europa di San Vito. E successivamente in due grandi concerti allo stadio, fino a quello al Summer Festival di quattro anni fa, uno degli ultimi prima dell’addio alle scene. Un pezzo di cuore batte dunque per la nostra città che Guccini frequentò spesso da ragazzo e dove conserva tuttora amicizie come quella con la famiglia del cantante Marco Panattoni che domenica ha intonato davanti al pubblico del Mecenate “Bisanzio” e “Stelle”.
Apprezzata da Guccini che poco prima aveva applaudito l’esibizione di Elisabetta Salvadori, per la prima volta proposta nel dialetto di Pàvana, cittadina sull’Appennino Tosco-Emiliano, da anni residenza del cantautore che comunque ha promesso di tornare presto a Lucca.
Rossella Lucchesi - Il Tirreno


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