lunedì 29 marzo 2010

Sergio Luzzatto stronca il libro di Guccini


Sergio Luzzatto, classe 1963, docente di Storia moderna a Torino, esperto in biografie (Padre Pio. Miracoli e politica nell'Italia del Novecento (2007), Torino, Einaudi, Il corpo del duce. Un cadavere tra immaginazione, storia e memoria (1998), Torino, Einaudi, La mummia della repubblica. Storia di Mazzini imbalsamato, 1872-1946 (2001), Milano, Rizzoli) sul supplemento domenicale del 28 marzo 2010 del Sole 24 ore, stronca senza se e senza ma "Non so che viso avesse", definendolo un bidone. Tuttavia il rigore del docente universitario sembra scendere in secondo piano e pare che affiori la delusione del fan deluso ("Se io avessi previsto tutto questo il libro non lo avrei comprato") tanto che nelle ultime righe lascia intravedere una possibile assoluzione.
Ne ha parlato anche Luca Sofri su RadioTRe (vedi il podcast 11,20)

1 commento:

  1. Ho letto l'articolo e lo trovo condivisibile. Non c'è dubbio che sia una straordinaria operazione commerciale e che a tanti fans faccia piacere leggere del grande Maestro. Anche io, che pure sono del 1955 e gucciniano da una vita, me lo sono letto, trovandovi diverse cose già raccontate in libri precedenti che ho riletto con gusto.
    Non sono per niente un fan deluso, ma non mi lego però alla schiera di chi dice che tutto va bene solo perchè si parla di Guccini e solo perchè è primo in classifica.
    In fondo, se accettiamo l'audiance dobbiamo allora dire che il Grande Fratello o Amici sono belle trasmissioni: non è così, è che ormai si prescinde dal contenuto e vende il contenitore. segni di questi tempi.
    "Sono più famoso che in quel tempo quando tu mi conoscevi, non più amici e un pubblico..."
    Guccini comunque è sempre un grande e credo abbia poca responsabilità in un caso come questo: è al di sopra di queste cose, non c'è dubbio, basta vedere con che parsimonia sta curando l'ultimo disco. Ah, gli editor...

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